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Per il conseguimento del Diploma sono necessari 60 punti che si possono ottenere collegando i radioamatori delle province di Pordenone e Belluno.
Ogni stazione può essere collegata una sola volta per banda o modo di emissione e vale un punto.
Saranno attive anche le stazioni di Sezione IQ3PN e IQ3CR, queste stazioni valgono 5 punti, e la stazione con nominativo speciale II3RDV (Ricordando Diga Vajont) che
vale 10 punti.
Quest’ultima è collegabile una sola volta indipendentemente dal modo o dalla banda.
A questo nominativo speciale è abbinato anche il SASC-V60VAJONT valido per il Nuovo Diploma delle Sezioni-ASC Award.La richiesta del Diploma “Vajont-Longarone 60 anni per non dimenticare” va inviata alla Sezione ARI di Pordenone ([email protected]) entro il 31 dicembre 2023 allegando un estratto log dei collegamenti in formato Cabrillo oppure Adif.
Il Diploma verrà inviato via e-mail in formato Pdf.
Per l’occasione verrà stampata una QSL speciale che potrà essere richiesta al QSL-Manager Pietro IV3EHH [email protected] o via Bureau.

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Icom propone un nuovo software per tenere aggiornati gli orologi degli apparati di ultima produzione.

Il programmino è molto utile per tamponare almeno in parte il noto problema del backup data e ora dell’IC7610.

E’ scaricabile a questo link: ST-4003W | Firmware / Software e dopo l’installazione è sufficiente selezionare l’apparato che viene già riconosciuto e avviare l’aggiornamento.

 

 

E’ anche possibile creare un collegamento diretto per l’aggiornamento dell’ora su ogni singolo apparato.

 

 

8
Mar

New awards

bloxy

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Cari Amici,

giovedì 1 agosto 2019 il Vice Presidente Nazionale Graziano Sartori (I0SSH) e il Presidente del C.R. Lazio Alessandro Lupi (IZ0UME) hanno rappresentato l’ARI presso il Ministero dello Sviluppo Economico, in occasione della riunione preparatoria al meeting del ECC-CPG19-9 che si terrà ad Ankara dal 26 al 30 agosto c.a.

Sperando di farvi cosa gradita, vi trasmetto la relazione che Graziano ed Alessandro hanno redatto circa i temi trattati, riguardanti taluni argomenti che saranno all’esame della WRC-19. Per comodità di consultazione, vi allego i documenti in essa citati, riferiti alle due questioni di nostro interesse, contenenti le proposte di risoluzione che saranno discusse nella prossima riunione di Ankara.

Si ringrazia per l’attenzione.

Mauro, I1JQJ

 

 

RELAZIONE RELATIVA ALLA RIUNIONE TENUTA PRESSO IL MISE IN DATA 01.08.2019
Il giorno 01.08 u.s. si è tenuta presso il MiSE una riunione relativa
all’esame delle EPC (Proposte europee comuni) già firmate e di quelle che
saranno valutate nelle prossime riunioni dei gruppi di lavoro CEPT, in
particolare quelle riguardanti i punti all’ordine del giorno della
WRC-23.
A tale riunione ha partecipato un nutrito gruppo di rappresentanti di
tutti i soggetti portatori di interessi (istituzionali, imprese operanti
nel settore della comunicazione e delle telecomunicazioni, associazioni)
e per quanto strettamente attiene al mondo radioamatoriale vi è stata la
presenza, oltre che dei rappresentanti ARI, di AMSAT ITALIA e CISAR, con
i quali si palesata una marcata sintonia di intenti.
Tra le numerose questioni affrontate, tre avevano diretta attinenza al
mondo radioamatoriale.
Una riguardava l’esame della proposta avanzata in sede CEPT dalla Francia
(PTA(19)090R1) per l’effettuazione di studi relativi alla possibilità di
assegnare la porzione di spettro da 144 a 146 MHz anche all’uso
aeronautico non correlato alla sicurezza e di inserire un apposito punto
all’ordine del giorno della WRC-23 per le eventuali decisioni in merito.
Tale proposta è stata fortemente osteggiata dall’ARI, oltre che dai
rappresentanti delle altre associazioni radioamatoriali (in particolare
AMSAT-ITALIA) e non ha ricevuto il supporto o comunque commenti
favorevoli da parte e di altri partecipanti. I funzionari del Mise hanno
riferito che in sede CEPT non sosterranno la proposta francese.
La seconda questione all’esame riguardava la richiesta, parimenti
francese, di effettuare degli studi relativi alla protezione del sistema
di radionavigazione GALILEO – in parte operante su frequenze poste nella
porzione assegnata, su base secondaria, al servizio di radioamatore tra
1240 e 1300 MHz – da interferenze in provenienza dal servizio di
radioamatore e di porre all’ordine del giorno della WRC-23 un punto
relativo a tale oggetto.
La bozza di proposta di risoluzione, rispetto alla originaria versione, è
stata oggetto di modifiche che sottolineano l’importanza della
disponibilità di tale banda per il servizio di radioamatore ed escludono,
in modo esplicito, la possibilità che la banda possa essere in futuro
sottratta all’uso radioamatoriale.
Tale proposta, sulla quale l’ARI non ha mancato di rilevare le forti
criticità che presenta, rilevando che eventuali fenomeni interferenziali
appaiono riconducibili a casi di non fisiologico esercizio dell’attività
di radioamatore e come tali risolvibili con le normali misure di
controllo, è fortemente supportata da imprese del settore delle
telecomunicazioni e della difesa.
In questo caso i rappresentanti del Ministero hanno riferito di voler
supportare la proposta francese.
La terza questione, all’agenda della WRC-19, riguarda la possibilità di
assegnare al servizio di radioamatore su base secondaria, nella Regione
1, la porzione di spettro compresa tra 50 e 52 MHz (nelle ITU RR la banda
tra 50 e 54 MHz è assegnata al servizio di radioamatore nelle Regioni 2 e
3).
In questo caso i rappresentanti del Ministero hanno riferito che si
assesteranno su una posizione di favore per tale proposta.
Alessandro Lupi I0UME – Graziano Sartori I0SHH

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admin

Anche sull’ultimo RTX di casa Icom è possibile abilitare la trasmissione su tutta la banda che va da 1.6 a 30 Mhz (50 – 54 Mhz) e la ricezione da 0,30 a 60 Mhz semplicemente rimuovendo alcuni diodi smd. La scheda su cui andremo ad operare si trova nella parte inferiore dell’apparato per cui per accedervi dovremo girarlo e rimuovere tutte le viti che tengono il coperchio inferiore.

Dopo aver rimosso il coperchio approfitteremo per fare un controllo ad un problema che affligge i primi IC-7610 usciti e cioè il dissipatore sul converter ADC non perfettamente incollato che rischia di staccarsi e causare problemi. Se il dissipatore risulta fissato bene come quello adiacente non si correranno rischi, in caso contrario sarà necessario provvedere al corretto fissaggio.

Per quanto riguarda l’apertura in full TX dopo aver individuato la relativa matrice di diodi andranno delicatamente rimossi con un saldatore isolato ed a punta molto fine o per smd i due diodi più in basso della fila centrale (considerando l’apparato posto con il monitor verso l’operatore). Per attivare la capacità di full rx andrà invece dissaldato il diodo più in alto della fila destra (il secondo della matrice visto che il primo già di default non è presente).

A questo punto basta rimontare il coperchio e le modifiche potranno considerarsi ultimate.

L’autore non si assume nessuna responsabilità nel caso in cui l’apporto delle modifiche causino danni all’apparato.

di Gianni Capitanio

Lettera aperta alle Associazioni Radioamatoriali (tutte)
Colgo l’occasione della pubblicazione del nuovo PNRF nazionale e prendo spunto da alcuni commenti che circolano sulla rete, per sollecitare TUTTE!!! le associazioni a collaborare tra loro, facendo fronte unico per chiedere l’ampliamento della banda dei 160m al pari degli altri paesi EU e non, entro i termini richiesti dal MISE. Per una volta e mi auguro per sempre, spettetela di farvi concorrenza, di fare la corsa ad accaparrarsi quote sociali, smettetela di farvi belli ognuno nella propria specificità, per una volta smettetela di pensare a voi stessi e pensate ai RADIOAMATORI, tutti nessuno escluso, ricordatevi che non ci sono due OM uguali, siamo tutti OM, ognuno nella sua singolarità, per una volta fate gli interessi della comunità e non quelli individuali o di parte, ricordatevi che quello che non serve ad uno, può serivire ad altri. Ricordatevi che siete associazioni di RADIOAMATORI e non altro…… Grazie. 73 de i7phh

 

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Anonimo
COMUNICATO URGENTE.

Il Terremoto che ha colpito parte del Centro Italia il 24 agosto non può lasciarci assolutamente indifferenti e tanto meno indifferente lo spirito con cui avevamo istituito il nostro Diploma in ricordo degli avvenimenti del 1976 in Friuli. Pertanto abbiamo deciso di modificare in parte la destinazione dei proventi del Diploma, destinando una metà a Telethon e l’altra metà alle Genti colpite dal loro “Orcolat” mercoledì scorso. Pertanto invitiamo la comunità radioamatoriale a partecipare ancora più assiduamente ed attivamente al Diploma, in modo di dare un nostro tangibile aiuto.
Una goccia non è nulla, tante gocce formano un mare e per far si che questo mare sia grande, la Commissione del Diploma “Orcolat” ha deciso di facilitare quanto più possibile il conseguimento dell’ Award, riducendo del 50% i punteggi necessari, che diventano così 30 per le stazioni italiane e 15 per SWL e stazioni straniere. QUINDI INVITIAMO TUTTI I RADIOAMATORI AD ADERIRE AL DIPLOMA, in modo di dare un tangibile contributo agli Italiani meno fortunati di noi e ai terremotati del centro Italia. Se poi qualcuno vorrà versare qualcosa in più rispetto al contributo previsto, non possiamo che dire GRAZIE!
Udine, lì 30/08/2016

Scarica il nuovo regolamento 

httpv://youtu.be/A_KwPRzqJzo

diploma
Il Comitato Regionale del Friuli Venezia Giulia, con la stretta collaborazione delle Sezioni ARI di GORIZIA, GRADO, MANZANO, MONFALCONE, PORDENONE, SAN DANIELE, TRIESTE e UDINE, nel 40° anniversario del terremoto, istituisce un diploma, a carattere temporaneo, suddiviso in due periodi, denominato “ORCOLAT”.

A questo link è possibile avere informazioni e scaricare il regolamento http://www.ari-crfvg.it/orcolat.asp